mercoledì 13 marzo 2013

RACCONTO Infeltrito n15. "IL TAPPO DEL BANALATISMO"





Più che ci penso, meno che mi viene.

Qualcosa da dire, intendo.

Ci ho da avere il tappo del banalatismo nel cervello, l’ho letto da qualche parte, non vi dico dove che già sicuro lo avete intuito.

E’ così che funziona, quando che è il tuo momento che ci hai da dire quello che ti passa per nella testa, la gente, ci ha grandi aspettativamenti,  da te.
E allora, quando è che tutti stanno lì ad aspettarti e ci hai lo spazio per farlo, eppure anche il tempo degli altri per farlo, è in quei momenti, che mi viene il tappo del banalatismo, nel cervello.
Ora io non so esattamente cosa che è il banalatismo ma dev’essere qualcosa di abbastanza di vicino a questo.

Una cosa da artisti, quello è sicuro, ce lo deve avere pure Lady Gaga, questo tappo, per quello che delle volte quando che fa gli spettacoli gli ci passano delle idee strane per nella mente, come attaccarsi con una corda al collo, o passarsi una bambola là dove che non batte mica il sole. Dev’essere perché a delle volte non sa cosa cantare o come che far passare il tempo per arrivare alla fine dello spettacolo, e allora fa quelle cose di tipo lì, con tutto che a me Lady Gaga mi piace proprio un sacchissimo.

Ora io state tranquilli che adesso non mi ci attacco con una corda nel collo, e non mi ci metto a fare i giochi con le bambole, ma se mi riesce, cerco di dirvi qualcosa.

Ho pensato che forse, è tutta colpa di queste scarpe col tacco, che mi stringono le vene e allora il sangue è fatica che va dove che ci ha da arrivare. O che forse, quella volta là che per sbaglio il pennellino del mascara invece di metterlo dove che andava da mettere, me lo sono infilato dritto nell’occhio, per la fretta, quella volta là ci avevo solo mezz’ora per truccarmi, prima di andare alla presentazione di quella che ha scritto le Sfumature, che proprio c’era lei, là nella profumeria, proprio lei che lo presentava, dal vivo. Gli ho letti tutti, perché a discapitamento
di chi mi giudica solo per il mio aspetto, io si sappia, che leggo.
E il pennellino del mascara io credo, che entrando nell’occhio deve avere toccato qualche nervo che porta al cervello. Se è vero quello che ci era scritto nel libro di scienza a scuola, che gli occhi ci passano dritti- dritti, da quelle parti.

Non lo so nemmeno io, ma a parlare di Lady Gaga, di scarpe col tacco, di Sfumature e di mascara io credo che sto facendo del banalatismo, sempre ammesso abbia capito cos’è.
Con tutto che voi, siete ancora lì che aspettate io dica qualcosa che vi scombussoli, che ci avete grandi aspettativamenti, da me in questo momento.

Però forse, pure a parlare del mondo che va a rotoli, mica finisce che si dice qualcosa di nuovo.
E allora, facciamo che ricomincio da capo.

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